COVID-19: ANCE, lettera di appello al Governo
“Non siamo in grado, nella maggioranza dei casi, di lavorare garantendo la sicurezza delle maestranze nel rispetto della salute pubblica” sono le parole del Presidente ANCE Gabriele Buia, nella sua lettera di appello al Governo.
ANCE “per la prima volta nella sua storia” chiede di sospendere i lavori nei cantieri edili ma soprattutto di adottare dei provvedimenti specifici per il settore dell’edilizia alla luce degli impedimenti pratici del DPCM 11 marzo, per tutelare la salute dei lavoratori, inconciliabili con l’operato in cantiere.
Tra le difficoltà riscontrate l’impossibilità di reperire i DPI (dispositivi di protezione individuale) che prioritariamente devono essere messi a disposizione del personale sanitario in prima linea in questa emergenza, la difficoltà nel garantire alloggio per gli operai in trasferta e il respingimento dei materiali ai posti di blocco, solo per citarne alcune.
Si richiede l’estensione della possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali, la sospensione degli adempimenti e versamenti in scadenza e di garantire “liquidità alle imprese con una moratoria effettiva e automatica dei debiti nonché l’ampliamento del raggio di azione della sezione edilizia del Fondo di garanzia PMI, bloccata da troppo tempo”.
“Il Sistema ANCE è sempre pronto a fare la propria parte, per l’interesse generale, al fianco del decisore pubblico a tutti livelli; l’importante è che rispetto ad una situazione drammatica le decisioni rispondano a principi di praticità e concretezza” conclude il Presidente Buia in attesa di nuovi provvedimenti.
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